ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

1054B.

SIRIO


 
Epoca: anno 1891 Fotografo: sconosciuto

Origine: da una cartolina

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo passeggeri Sirio in partenza da Genova.

Venne costruito nel 1882 dal cantiere Robert Napier & Sons di Glasgow.
N° di cantiere 385.
Varato il 24 marzo 1883.

Scafo in ferro. Tre alberi armati a brigantino, due fumaioli.
Stazza lorda 4141 tsl.
Stazza netta 2275 tsn.
Lunghezza m. 115,81.
Larghezza m. 12,83.
Immersione m. 7,58.
Propulsione: 1 motrice a vapore compound a duplice espansione da 3 cilindri Ø 1320 & 1803
                      x corsa 1524 mm. Costruzione
Robert Napier & Sons, Glasgow.
Potenza 850 HP nominali.
Velocità 14 nodi.
Capacità 48 passeggeri in prima classe, 80 in seconda e 1290 in terza.

Armatori:

1883 Varato per la Società Italiana Trasporti Marittimi  Raggio & Co. di Genova.
         Nome
Sirio.
        Bandiera italiana.
        Fu il primo di tre piroscafi gemelli insieme a
Orione e Perseo costruiti per la nuova
        compagnia per i servizi di trasporto emigranti verso il Sud America.
        Il 19 giugno lasciava Glasgow per Genova, dove giunse il 27.
        Il 15 luglio fece il viaggio inaugurale per Buenos Ayres con scalo a Rio de Janeiro e
        Santos, al comando del Cap. Sebastiano Rosasco.
       Dal 21 luglio iniziò i viaggi regolari con l'Argentina ed il Brasile, alternandoli con rotte
       mediterranee per i collegamenti tra Napoli ed Alessandria d'Egitto.

1885 Rilevato dalla Navigazione Generale Italiana di Genova insieme a tutta la flotta
         Raggio.
         Nome invariato.
         Utilizzato per i servizi transoceanici verso il Sud America.

1887 Requisito dal governo italiano per il trasporto truppe in Eritrea dopo la sconfitta
         subita a Dogali.

1891 Portato in cantiere a Genova insieme alle gemelle
Orione e Perseo per importanti
         lavori di ammodernamento. Sostituito il motore con uno di maggiore potenza
         (5400 CV) che dava alla nave una velocità di crociera di 15 nodi ed una velocità
         massima di 18 nodi.
         Venne inoltre ulteriormente incrementata la capacità di trasporto passeggeri.

1906 Il 2 agosto, al comando del Cap. Giuseppe Piccone,  lasciava il porto di Genova per
         Buenos Ayres con 695 passeggeri e 128 uomini di equipaggio. Scali previsti Barcellona,
         Cadice, Gran Canaria, Capo Verde, Rio de Janeiro, Santos e Montevideo.

1906 Il 4 agosto la nave passò davanti alla costa mediterranea spagnola sulle secche tra
         Capo Palos e le isole Hormigas diretto a Cartagena.
         Le rotte marittime dell'epoca passavano all'esterno delle isole per evitare il pericolo di
         questi bassifondi e sull'isola Bajo de Fuera nel 1864 era stato costruito un faro che
         segnalava la pericolosità di questa costa.
         Intorno alle 16:00 la nave, che stava proseguendo a tutta velocità troppo vicina alla
         riva, si incagliò. La prua si innalzò violentemente sull'acqua mentre la poppa
         affondava.
         Le caldaie invase all'acqua esplosero e la nave si spezzò, restando sulla secca ed
         affondando dopo dieci giorni. I resti giacciono tra i 30 ed i 50 metri di profondità.
         Nel naufragio si stima che perirono 442 persone, oltre a numerosi clandestini non
         registrati, imbarcati dopo la partenza da Barcellona saliti a bordo del piroscafo in
         scali non autorizzati.
         Il comandante Giuseppe Piccone fu l'ultimo ad aver lasciato il relitto, dopo aver
         coordinato le operazioni di salvataggio.
         Fu una delle peggiori sciagure che si ebbero nel trasporto degli emigranti verso il Sud
         America.

Altre immagini del piroscafo Sirio alle schede N° 1055B, N° 1056B, N° 1057B.

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