Il piroscafo mercantile
Capo Bianco in
movimento.
Venne varato nel febbraio 1931 dal
cantiere A. Stephen & Sons, Ltd., Linthouse, Glasgow.
Scafo in acciaio.
Stazza 10.107 tsl, 6.070 tsn. Successivamente sino a tsl 10.626 e 6171 tsn.
Lunghezza ft. m. 149,35.
Lunghezza pp. 143,60.
Larghezza m. 20,50.
Immersione m. 10,17.
Propulsione: 2 motrici diesel 2 tempi compound azione singola da 9 cilindri
cad. 680, 1200 x corsa 1195 mm. Potenza 2243 HP nominali. Ditta Sulzer
Brüders, Winterthur, Svizzera.
Disponeva di celle frigorifere per il trasporto di
carni congelate.
Dal 1941 venne dotato di radar e sonar.
Armatori:
1931 New Zealand Shipping Co., Ltd., Plymouth.
Nome
Orari.
Porto di armamento Plymouth.
Bandiera britannica.
1940 Il 13 dicembre, in navigazione nell'Oceano
Atlantico venne seguito per sei ore dal
smg tedesco
U-43 (cap.
Wolfgang Lüth). Alle ore 20:46 nella posizione 49° 50'N,
20° 55'W (415 miglia ad ovest
della costa irlandese) il smg tedesco lanciava due
siluri. Uno andò a vuoto,
mentre il secondo siluro colpì il piroscafo a poppavia,
causando un incendio.
L'equipaggio riuscì a domare le
fiamme ed a tamponare la falla con dei teloni.
Il smg tedesco non poté finire
la nave perché aveva esaurito i siluri ed a causa del
mare in burrasca non poteva
neppure usare il cannone.
Lo
Orari
riuscì così a proseguire con i propri mezzi per il Clyde dove venne
riparato,
ritornando in servizio nel
marzo 1941.
1942 Il giorno 11 marzo alle ore 00:56 il smg italiano
Luigi Torelli
(cap. De Giacomo),
avvistato lo
Orari
alla posizione 13°N / 57°W (150 miglia ad est
di Barbados),
lanciava una salva di siluri
che mancarono la nave, la quale si allontanò indenne.
1958 venduto alla Capo Gallo Compagnia di Navigazione S.p.A.,
Messina.
Ribattezzato
Capo Bianco.
Compartimento Marittimo di
Messina.
Bandiera italiana.
1971 ceduto alla Società Euronavi, Messina.
Nello stesso anno venne avviato
alla demolizione che avvenne nel maggio seguente
a Vado (Savona). |