ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

531 B.

CAPO BIANCO
ORARI


 
Epoca: giugno 19.. Fotografo: sconosciuto
Origine: archivio privato GioMar

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo mercantile Capo Bianco in movimento.

Venne varato nel febbraio 1931 dal cantiere A. Stephen & Sons, Ltd., Linthouse, Glasgow.
Scafo in acciaio.
Stazza 10.107 tsl, 6.070 tsn. Successivamente sino a tsl 10.626 e 6171 tsn.
Lunghezza ft. m. 149,35.
Lunghezza pp. 143,60.
Larghezza m. 20,50.
Immersione m. 10,17.

Propulsione: 2 motrici diesel 2 tempi compound azione singola da 9 cilindri cad. 680, 1200 x corsa 1195 mm. Potenza 2243 HP nominali. Ditta Sulzer Brüders, Winterthur, Svizzera.
Disponeva di celle frigorifere per il trasporto di carni congelate.
Dal 1941 venne dotato di radar e sonar.

Armatori:

1931 New Zealand Shipping Co., Ltd., Plymouth.
         Nome
Orari.
         Porto di armamento Plymouth.
         Bandiera britannica.

1940 Il 13 dicembre, in navigazione nell'Oceano Atlantico venne seguito per sei ore dal
         smg tedesco
U-43 (cap. Wolfgang Lüth). Alle ore 20:46 nella posizione 49° 50'N,
         20° 55'W (415 miglia ad ovest della costa irlandese) il smg tedesco lanciava due
         siluri. Uno  andò a vuoto, mentre il secondo siluro colpì il piroscafo a poppavia,
         causando un incendio.
         L'equipaggio riuscì a domare le fiamme ed a tamponare la falla con dei teloni.
         Il smg tedesco non poté finire la nave perché aveva esaurito i siluri ed a causa del
         mare in burrasca non poteva neppure usare il cannone.
         Lo
Orari riuscì così a proseguire con i propri mezzi per il Clyde dove venne riparato,
         ritornando in servizio nel marzo 1941.

1942 Il giorno 11 marzo alle ore 00:56 il smg italiano
Luigi Torelli (cap. De Giacomo),
         avvistato lo
Orari alla posizione 13°N / 57°W (150 miglia ad est di Barbados),
         lanciava una salva di siluri che mancarono la nave, la quale si allontanò indenne.

1958 venduto alla Capo Gallo Compagnia di Navigazione S.p.A., Messina.
         Ribattezzato
Capo Bianco.
         Compartimento Marittimo di Messina.
         Bandiera italiana.

1971 ceduto alla Società Euronavi, Messina.
         Nello stesso anno venne avviato alla demolizione che avvenne nel maggio seguente
         a Vado (Savona).

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