autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il panfilo reale
Iela
alla fonda. Venne costruito nel 1890 nel Cantiere David J. Dunlop & Co. di Glasgow. Scafo n° 206. Varato il 25 aprile 1891. Scafo in acciaio. Stazza 329 tsl, 140 tsn. Lunghezza m. 46,93. Larghezza m. 6,70 Immersione m. 3,80. Propulsione: 1 motrice a vapore triplice espansione 3 cilindri Ø 355, 558, & 915 x corsa 610 mm. Costruzione del Cantiere David J. Dunlop & Co. di Glasgow. Potenza 75 HP nominali. 1 elica. Velocità 12,5 nodi. Equipaggio 16 persone. Passeggeri 145. Armatori: 1891 Frederick G Wynn, Glynllifon, Regno Unito. Porto di armamento Caernarvon. Nome provvisorio Yacht. Bandiera britannica. 1892 nome Mira. 1897 Acquistato da Vittorio Emanuele di Savoia Principe di Piemonte, (futuro Re Vittorio Emanuele III). Ribattezzato Iela (Elena in montenegrino) in onore della moglie Elena di Montenegro. Bandiera italiana. Il 31 luglio 1900 i principi ereditari, in crociera nel Mar Jonio, ricevettero a bordo la notizia della morte del Re Umberto II e che loro erano divenuti il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena d’Italia. 1901 Passato al Governo Italiano, venne iscritto nei Registri della Regia Marina. Bandiera della Regia Marina Italiana. Nome invariato Iela. 1915 Venduto alla Navigazione Costantinos Toyias, Pireo, Grecia. Ribattezzato Constantinos Togias. Bandiera greca. Portato in cantiere e trasformato in nave passeggeri. Portato a 315 tsl. 1922 Navigazione Costantinos Toyias di Evangelos K. Toyias, Pireo. Nome invariato Constantinos Togias. 1930 Società Hellenic Coast Lines, Pireo. Ribattezzato Sifnos. 1941 Il 26 aprile venne affondato da aerosiluranti tedeschi nella Baia di Suda (Creta). 1941 Dopo l'occupazione tedesca di Creta venne recuperato. Riparato, fu assegnato alla Kriegsmarine. Utilizzato per i collegamenti con le isole dell’Egeo. 1944 Il 4 aprile, in un convoglio da Suda per il Pireo, venne attaccato da aerosiluranti alleati: centrato in sala macchine da un siluro, affondò alle ore 00:55 a circa 30 miglia a nord di Capo Malekas, vicino all'ingresso della Baia di Suda (Creta). A bordo vi erano 90 prigionieri italiani dei quali 59 persero la vita. Ne sopravvissero 31 (da un volume di Gerhard Schreiber). Altre immagini del panfilo Iela (o Jela) alle schede N° 358B, N° 859B, N° 860B. |