ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


222.                SPIRITO              
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
 Epoca: anno 1955 c.
                             Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Il vecchio pescatore "Spirito" colto mentre dà da mangiare ad un gatto.

Spirito era davvero il suo nome, pari al suo spirito veramente vivace.

Accudiva una vecchia goletta a due alberi, il Nettuno, ormeggiato davanti alla sua casa dell'Isola, la cui stiva era ormai piena di vene d'acqua che lui regolarmente tappava con il cemento.

Inoltre Spirito era stato nominato custode giudiziario della nave turca Yildiran, posta sotto sequestro per contrabbando, che per oltre un anno rimase ormeggiata affiancata al Nettuno (vedi foto N° 739 e 989).

Spirito è una delle tante figure che caratterizzano la mia infanzia e che ricordo con nostalgia: c'era Scarpaleggia (non ricordo il suo vero nome), il vigile urbano che spuntava da tutti gli angoli senza far rumore - da lì il soprannome Scarpa leggera - per sgridare noi ragazzini quando era passata l'ora di tornare a casa.

C'era la Milia barbera, un'anziana signora che girava sempre allegra con il fiasco sottobraccio e che era così chiamata per la sua tisana preferita; il Baciarìn, vecchio pescatore sempre scalzo che abitava all'Isola.

Ricordo il Manue ò strapunté, chiamato anche ò fratìn, l'unico materassaio che io abbia mai conosciuto che dormiva per terra.

Il vecchio Comandante Figari, uno degli ultimi Cap Horniers, che con le grandi navi a vela passava il Capo Horn, che ci raccontava le sue avventure.

Poi il Baj Pecchioni che declamava poemi e tanti altri personaggi che vivono vividi nella mia mente e che in qualche modo fanno definitivamente parte di me.

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