ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

Click per ingrandire

4092 C.
AQUILA
TORPEDINIERA
1888

Click per ingrandire

Epoca: anno 1890 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Collezione Bargoni

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Aquila (3ª)
Tipo torpediniera avviso tipo Schichau di 1ª classe
Classe Aquila
Unità 5 Aquila (3ª)
Avvoltoio (2ª)
Falco (2ª)
Nibbio (2ª)
Sparviero (3ª)
Cantiere Schichau di Elbing, Danzica, Germania
Impostazione 5 febbraio 1888
Varo 21 maggio 1888
Completamento 1888
Servizio 27 settembre 1888
Dislocamento a pieno carico 168,57 t
Dimensioni lunghezza ft 47,62 m
lunghezza pp 46,50 m
larghezza ft 5,11 m
immersione media 1,30 m
immersione poppa 2,20 m
Propulsione 2 motrici alternative verticali a triplice espansione
2 caldaie tipo locomotiva
potenza 2.200 hp
2 eliche tipo Schichau Ø 1,79 m
Velocità max 23,5 nodi
Autonomia 1900 miglia a 10 nodi
935 miglia a 17 nodi
Combustibile carbone 34 t + 4
Protezione leggera
Armamento 2 cannoni Hotchkiss M1887 da 37 mm
1 tubo lanciasiluri fisso da 356 mm
2 tubi lanciasiluri singoli brandeggiabili su piattaforma circolare
Equipaggio 23 di cui 1 ufficiale comandante e 21 tra sottufficiali e comuni
Disarmo diverse date
Radiazione 9 maggio 1912
Destino demolita
Note tecniche A causa dell'incremento delle misure a contrasto alle torpediniere in corso nelle marine britannica e francese, la Marina richiese un tipo di unità più grande e con maggiore armamento che potesse più efficacemente affrontare la reazione nemica e proteggere l'attacco delle unità minori.
Atteso che il cantiere Schichau aveva già in costruzione cinque di queste unità che corrispondevano ai progetti della Marina Italiana e che il loro prezzo era conveniente (£ 458.750 cadauna), il Governo italiano procedette al loro acquisto. Formarono così la classe Aquila. Vennero classificate torpediniere-avviso in quanto in grado di navigare  e di ricercare il nemico in alto mare e servire come capo flottiglia durante gli attacchi.
Scafo della Stiria semicementato, disponeva di dieci compartimenti stagni e poteva stare in mare per dieci giorni.
La classe, inizialmente dotata di tre alberi con velatura ausiliaria, vista l'affidabilità dei motori, dopo pochi anni l'armamento velico venne smantellato. Rimase il solo albero di trinchetto per i segnali.
Queste furono le ultime torpediniere italiane ad avere un tubo lanciasiluri prodiero fisso incassato nel tagliamare.
Note storiche La Aquila venne iscritta nel Quadro del naviglio il 13 maggio 1888 ed armata ad Elbing il 5 agosto 1888. Giunse a Spezia da Elbing l'11  settembre 1888. Il 12 ottobre era a Gaeta per la rivista navale svoltasi a Napoli il 17 in occasione della visita dell'Imperatore di Germania Guglielmo II per poi essere assegnata alla Squadra Permanente.
Il 1° novembre a Spezia, dove il 4 fu messa in riserva.
Il 26 agosto 1889 tutte le unità della classe costituirono la Squadriglia torpediniere-avviso a Spezia, operando dal Tirreno sino alle coste siciliane.
Dopo un viaggio a Venezia, il gruppo venne denominato 1ª Squadriglia e nel 1891 andarono ai lavori a Spezia.
Il 1° luglio 1892 fu messa in riserva a Spezia ed assegnata alla difesa mobile della base.
Il 21 luglio 1893 rientrò nella 1ª Squadriglia  partecipando ai compiti della flotta e alle esercitazioni estive nel Tirreno settentrionale.
Il 16 settembre ancora a Spezia, assegnata alla difesa mobile della base. Il 21 agosto 1894 passò in riserva. Il 3 luglio 1895, durante le prove di macchina a tiraggio forzato esplose una caldaia che causò la morte di 8 persone ed il ferimento di molti altri. Portata ai lavori, il 16 marzo 1896 entrò in disponibilità a cui seguì, l'immissione nella riserva il 16 aprile.
Il 21 luglio 1896 passò con tutta la 1ª Squadriglia alla Squadra di manovra, rientrando in armamento. Il 1° ottobre la Squadriglia fu assegnata alla Squadra attiva e nel 1897 venne inviata in Egeo a causa della crisi di Creta.
L'11 maggio 1897 rientrò a Taranto, passando in disponibilità e d il 1° agosto entrò nella riserva.
Dal 1° al 16 febbraio 1898 effettuò delle prove.
Dal 22 settembre 1898, le unità formarono la 5ª Squadriglia torpediniere a Civitavecchia operando intensamente in tutto il Tirreno.
Rientrata a Spezia, il 6 gennaio 1900 fu messa in disponibilità.
Nel 1901, a causa degli scioperi, fecero servizio postale tra le isole ed il continente.
Negli anni seguenti le unità fecero servizi di stazionamento, di esercitazioni estive e come scuola macchinisti.
Tra la fine del 1908 e l'inizio del 1909 la Squadriglia fu dislocata a Venezia dove svolse missioni in Adriatico alternate a scuola macchinisti. Nel 1910 servì nel Genio Militare come scorta ad un dirigibile.
Rientrata a Venezia, fu utilizzata dalla scuola meccanici fino alla definitiva radiazione avvenuta il l9 maggio 1912.
Didascalia La torpediniera Aquila nei primi tempi con ancora l'armamento velico.
Foto  

ELENCO ALFABETICO NAVI DA GUERRA