Epoca: anno 1914 circa | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Cortesia dell'Archivio del Ministero Francese della Cultura |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
La nave Amiral Cecile all'ormeggio in un porto non identificato. La chiglia venne impostata sullo scalo del cantiere della Société Anonyme des Chantiers et Ateliers de Saint-Nazaire (Penhoët), Chantiers de Normandie il 24 settembre 1901 per conto della Compagnie Française de Navigation di Nantes. Scafo in acciaio rivettato, lunghezza f.t. 86,00 metri; scafo 79,45 metri. Larghezza 13,35. Immersione 7,29 m. Stazza lorda 2.733 tonnellate, netta 1.475, di portata 3.250. Dislocamento 4.725 tonnellate. Superficie velica mq. 2.500. Venne varata con il nome di Duchesse d'Uzes il 22 gennaio 1902 e lasciò il cantiere completamente allestita il 3 maggio 1902. Faceva parte della serie chiamata Léon Blum, cui facevano parte anche le navi Ernest Reyer, Rancagua, Quillota, Berengère, Madeleine ed André Théodore. Erano velieri caratterizzati dalle forme larghe, buoni caricatori ma piuttosto lenti. I marinai dicevano di esse "grandi guance, culo grosso". Dopo vent'anni di servizio sulle rotte tradizionali del Cile e d'Australia, l'Amiral Cecile è disarmata a Saint-Nazaire. Un incendio, partito da una padella che bruciava nel salone, distrusse la nave. I soccorsi arrivarono troppo tardi.
Venne demolita nel 1925. |